Friday, March 26, 2010

goujonettes chinese style


Da quando mi sono trasferita nella riviera francese, la possibilita' di mangiare cinese, o la sola facilita' di reperire materie prime, si e' decisamente assottigliata. In piu', forse, la necessita' di far assaggiare al mio bimbo alcuni piatti che cucina la sua nonna, mi ha fatto salire l'urgenza di ordinare una caterva di libri di cucina cinese. Nel frattempo mi sto arrangiando con quello che ho. Un bellissimo libro, The Modern Art of Chinese Cookin, di Barbara Tropp, mi sta dando molta ispirazione.

Una preparazione che mi ha colto subito l'occhio, perche' ho visto fare qualcosa del genere a mia suocera, ma anche perche' e' molto semplice, e' quella di bastoncini di pesce fritti, goujonettes, se preferite. In realta' la proposta era di friggerli passandoli nei semi di sesamo (assolutamente non tostato!), ma ho trovato il sesamo troppo brutale per i miei gusti. Forse del pollo...Ho provato a friggere i filettini con del pagrattato semplice. Davvero, davvero gustosi. Valerio ha spazzolato tutto un piattino, mi ha concesso appena due pezzettini.

Serve

Del pesce bianco delicato, tagliato a filettini. Io ho preferito tagliare il filetto a meta' per lungo e poi in diagonale, con il coltello leggermente inclinato, in modo da ridurre lo spessore dei filettini.

Marinata
(per circa mezzo chilo di pesce)

un albume di un uovo grande
un cucchiaino e mezzo di olio di semi di arachide
2 cucchiaini di vino cinese di riso di buona qualita' (in alternativa un buon sherry secco, non altro vino, ne' sake)
un cucchiaino scarso di sale grosso
un cucchiaio e mezzo di amido di mais o frumento


Sbattere con un frustino gli infredienti della marinata e versarli sul pesce, mettere a marinare un minimo di 1 ora fino a 24 ore max.
Io ho preparato la sera per il pranzo del giorno dopo.

Al momento di friggere passare i filettini su un letto di pangrattato e coprirli con altro pangrattato, facendolo ben aderire con le mani asciutte. Friggere fino a doratura.

Tuesday, March 2, 2010

Cavatelli con carciofi e porcini


















Cavatelli freschi
uno scalogno
una manciata di funghi porcini secchi
un carciofo o due
una fetta di guanciale tagliata a fiammifero
prezzemolo
un po' di limone per strofinare il carciofo
olio evo


domenica eravamo indecisi sul pranzo e Valerio aveva voglia di mettere le mani in pasta. Allora ho subito approfittato e l'ho messo al lavoro. In men che non si dica i cavatelli erano pronti.















Avevo gia' messo in ammollo una bella manciata di funghi porcini secchi.
Mentre l'acqua bolliva ho affettato uno scalogno e tagliato il guanciale e li ho messi a crogiolare in padella con abbondante evo. Poi ho aggiunto i porcini e, dopo pochi minuti, un carciofo finemente affettato. Ho fatto cuocere coperto aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta.
A cottura dei cavatelli ho saltato nel sughino e spolverato di prezzemolo.
Sicuramente da ripetere. Delizioso!