Gironzolando da Fnac, mi e' capitato nelle mani questo libriccino sulle uova. Non sono ricette difficili, sono fantasiose e diciamocelo, a volte mi rendo conto che la stanchezza porta alla monotonia in cucina e io ho bisogno di novita'.
Percio' qualche giorno fa mi sono preparata questo uovo in camicia su un fondo di carciofo con una salsetta a base di glassa di vitello, panna fresca e senape in grani.
Cosa ho usato?
- 1 fondo di carciofo surgelato (e' molto pratico allo scopo)
- 1 pastiglietta di vitamina C (o succo di limone)
- 1 uovo a temperatura ambiente
- un goccio di aceto di vino bianco
- un po' di glassa di vitello
- 1 cucchiaio circa di panna fresca
- 1 cucchiaino di senape in grani (all'ancienne)
- qualche strisciolina di Serrano o altro prosciutto
- timo per decorare
- sale
I fondi di carciofo surgelati per me sono molto pratici, non saranno come quelli freschi ma, dipende dalla preparazione, devo dire che non mi dispiacciono. Li ho cotti in acqua bollente, salata, nella quale ho rotto una pastiglietta di vitamina C, per il colore, o si puo' usare succo di limone. Ho fatto la prova con la punta del coltello per verificare che il carciofo fosse tenero e ho raffreddato in acqua e ghiaccio. Ho cotto l'uovo in camicia. Ho sgusciato l'uovo in una tazzina e portato ad ebollizione una pentola di acqua. Aggiunto un goccio di aceto di vino bianco, mescolato con un frustino per creare un vortice e fatto scivolare l'uovo avviciando la tazzina piu' possibile all'acqua. Con un cucchiaio ho mescolato delicatamente, cercando si far avvolgere il bianco sul tuorlo. Cottura 3 minuti e poi ho raffreddato in acqua e ghiaccio. Messo su una salviettina e tagliato le parti bianche in eccesso.
Io ho sempre una riduzione di vitello in freezer, a cubetti, che uso spesso in preparazione del genere oppure per dare quel non so che a un risotto o piatti di verdura (a dei funghi, o pisellini con la cipolla, oppure cipolline glassate, cose cosi', insomma).
Allora, dicevo, ho sciolto un po' della glassa di vitello, aggiunto una cucchiaiata di panna, riscaldato e addensato ancora pochissimo, aggiustato con poco sale e una lacrima di limone per l'acidita' e fuori fuoco incorporato la senape in grani. Ho fatto bollire dell'acqua salata e riscaldato il fondo di carciofo e l'uovo (un minuto basta), messo nel piatto e nappato con la salsa. Ah, dimenticavo che ho fatto pure tostare qualche striscetta di prosciutto e l'ho usata per guarnire l'uovo insieme ad un rametto di timo.
Buono e secondo me si presenta bene anche come antipasto, anzi, sono io la stramba che mangio questa roba a colazione.
6 comments:
Una colazione da regina, non c'e' che dire. Dietro l'apparente semplicita' si intravede la tecnica sapiente di una persona che sa il fatto suo in cucina. Sai che mi piacerebbe tanto trovare i fondi di carciofo surgelati? Temo che dovro' andarli a cercare (abbastanza lontano) in qualche negozio Picard.
Buona serata, Francesca, e a presto
Grazie, Eugenia :-).
Si', infatti, li ho presi da Picard! Non mi faccio mai mancare neanche le fave gia' sgusciate e private della pellicina.
Senza saperlo ho indovinato, allora. Dovro' andare dalle parti di Bareggio per trovare un magazzino Picard e spero siano tornate in assortimento anche le caldarroste (ne vado ghiotta!).
Un abbraccio
dite che quindi faccio male a snobbare Picard? Io non sono mai convinta delle cose che vende, ditemi cosa comprate e perchè :-)
Io ci andavo anni fa, quando avevano aperto un negozio vicino a casa (e' fallito ben presto) ma compravo solo le caldarroste e qualche verdura al naturale. Lo scorso inverno, mentre cercavamo una enoteca che ci avevano consigliato- dalle parti di Cornaredo -abbiamo visto questo Picard e ci siamo entrati. Purtroppo le caldarroste le avevano finite e abbiamo comprato della selvaggina surgelata che, in verita', non mi ha entusiasmato.Secondo me, in Italia non c'e' una grande apertura nei confronti di negozi di questo genere; vuoi per i prezzi, mediamente piu' alti della concorrenza, vuoi per l'offerta, che risente molto dell'impronta francese.
Francesca,
qui faccio fatica a comprare pesce, devo arrivare fino al carrefour oppure fino a Ventimiglia e non mi e' sempre possibile. Allora compro scampi e code di rospo porzionate per fare una zuppettina facile che piace molto ai bambini. I filetti di sgombro non li trovo neanche malvagi. E compro pure dei pesce bianco che poi impano.
Compro piselli, fave e fondi di carciofo, poi quelle erbe che uso meno frequentemente e meno abbondantemente: dragoncello e aneto, che tengo piu' per emergenza.
Ho provato gli avocado surgelati, perche' quelli di supermercato li butto...boh, da quando vivo qui non mangio piu' avocado buoni. Comunque, li ho trovati orrendi e neppure mi ha convinto quel brodo ristretto di pollo (leggo bene le etichette e compro solo roba che mi sta bene).
Odesso ho preso altri prodotti perche' ho in mente qualche esperimento. A parte picard non ho altra scelta sul surgelato. E per lo piu' per me rimane cibo da emergenza, tranne qualche prodotto che e' davvero pratico. Gia', le fave non sono come quelle fresche, ma a volte non ho tempo di stare a sbucciare un chilo di fave, o a prepare carciofi. Oppure non e' stagione.
Ah, l'altra cosa che e' una genialata per me e' il mango tagliato a fette: lo grattugio con la microplane, da congelato e faccio lo yogurt al mango per mio figlio. E anche mirtilli e lamponi finiscono nel boccale di minipimer con un po' di yogurt.
Ah, ho visto che Stephane Reynaud ha fuori anche un libro di ricette Picard. Vorrei sfogliarlo. Prima non avrei mai preso in considerazione una cosa cosi', ma in questi anni sono diventata molto piu' flessibile. Se riesco ad avere nel freezer dei semilavorati che funzionano, con una qualita' accettabile, bene!
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