Tuesday, May 24, 2011

Le mandorle di Sdonk

Ero stanca di mangiare mandorle insapori di provenienza americana.
Allora ho ordinato un bel carico dal caro amico Sdonk, alla Fontana del Cavallo. Finalmente delle mandorle saporite!
Ultimamente ho letto parecchio sui presunti benefici di frutta secca e semi, la mandorla, in particolare, e' ricca di vitamine del gruppo B, vitamina E e C, piu' magnesio, potassio, ferro, ecc. E' anche dannatamente calorica e sicuramente, visto che non mi sono limitata a 4-5 mandorline al giorno, ha rallentato la mia perdita di peso post gravidanza.
Ci sono due aspetti pero' nel consumo della mandorla che sto considerando e che mi spingono a cercare di limitarmi: 1. il contenuto di acido fitico, qui, ho trovato un bel post molto esaustivo sull'argomento. 2. il contenuto elevato di omega 6.
Riguardo al primo punto, a parte spellare le mandorle, un modo per ridurre in parte l'acido fitico e' quello di ammollarle. Ho seguito i consigli trovati su Nourishing Traditions e ho lasciato in ammollo le mandorle con acqua e sale. Ho provato sia per 8 ore che per 18. Consiglio: per ammolli piu' prolungati, cambiare l'acqua di ammollo, mi sono dimenticata di farlo e si sente.

Comunque, sono rimasta sorpresa dal risultato. La mandorla e' molto piu' leggera e digeribile!
Poi le ho asciugate nell'essiccatore a 60 gradi per circa 18 ore.
La mandorla risulta croccante ma non tostata, leggermente salata. Ottima!

mandorle

Per quanto riguarda il contenuto di omega 6, c'e' molto a riguardo, questo e' un blog che sto seguendo molto ultimamente.

Con le mandorle ho fatto anche un ottimo latte. Senza zucchero.

latte di mandorle

Lascio in ammollo le mandorle con un poco di sale tutta la notte. 2 tazze con un cucchiaino di sale.
Al mattino le trito e copro di acqua tiepida (a volte ho aggiunto anche un paio di cucchiaiate di cocco disidratato), poi lascio riposare una mezz'oretta. Strizzo in un canovaccio. Aggiungo altra acqua tiepida alla polpa strizzata e lascio in ammollo ancora una mezz'ora e ristrizzo. In totale uso circa un litro di acqua. Naturalmente si puo' fare piu' o meno concentrato a seconda degli usi.
Il latte, conservato in frigo, dovrebbe durare una settimana, ma secondo me, si tiene bene per 5 giorni.

Friday, May 20, 2011

Carote latto-fermentate

In questo mese ho fatto molte cose. Letto e sperimentato.
Sono su un terreno completamente sconosciuto. Percio' i futuri post saranno veri e propri esperimenti per me.
Gli italiani hanno una grande passione per sottolii e sottaceti e sono sicura che ci sia anche una tradizione di cibi latto fermentati. Mio nonno, ad esempio, conserava cosi' i capperi, in acqua e sale. Il vantaggio della lattofermentazione, rispetto alle altre modalita' di conservazione che ho citato, sono molteplici. Nei sottolii e sottaceti, nel tentativo di preservare gli alimenti, per eliminare i batteri nocivi, finiamo col sopprimere anche quelli "buoni", con la lattofermentazione, produciamo batteri lattici, di tipo acidofilo. Evviva, ho trovato un modo per consumare probiotici senza latte! Ho eliminato latte e derivati dalla dieta.

Cerca e ricerca, mi imbatto in questo prodotto sul mercato. Si chiama Pickl-it. E' un metodo ingegnoso per produrre in modo casalingo conserve lattofermentate con margine di errore ridottissimo. Se vi interessa, leggete sul loro sito internet come funziona il meccanismo. In breve, permette di creare un ambiente anerobico, ideale per la fermentazione.
E per chi ha paura della sicurezza degli alimenti lattofermentati, la bella notizia e' che sono senz'altro meno rischiosi dei sottolii o sottaceti. La lattofermentazione riduce il pH al punto tale da rendere impossibile la formazione del botulino e il sistema di pickl-it permette di ridurre al massimo la formazione di altri batteri indesiderati, non tossici come il botulino, ma che comunque possono pregiudicare la riuscita del processo. Pensavo di non potermi permettere questo acquisto, farmi spedire dagli Stati Uniti i barattoli di Bormioli mi sembrava una pazzia, invece Kathleen, la gentilissima proprietaria di Pickl-it, mi ha proposto un'ottima offerta per i clienti internazionali.

Chi mi aiuta a scovare altri almenti propriamente italiani, che utilizzano la lattofermentazione?
I crauti, si fanno anche in alcune zone di Italia, e sono un classico alimento lattofermentato. E i cetrioli? Mio nonno li faceva sottaceto... Sicuramente molti tipi di creme di peperoncino, si fanno cosi'. Adesso, la maggiorparte dei crauti e cetriolini che si comprano sono pastorizzati, il che annulla tutti i vantaggi della lattofermentazione.
In Francia e in Germania ci sono quei bellissimi contenitori di creta con peso e coperchio per fare i crauti, pots a choucroute. Il pickl-it e' un sistema molto piu' pratico ed efficente.

Qui ho seguito la ricetta sul sito di Pickl-it per fare le carote lattofermentate, vi faro' sapere tra qualche giorno come sono venute.
A breve voglio mettere in produzione i limoni sottosale, tipici marocchini e l'aglio fresco. Poi crema di peperoncino...

pickl-it carote