Auguri a tutti di Buon Anno!
Forse non molto originale, ma stasera non mi sono fatta mancare il mio piatto di lenticchie, mi piace mangiarle e le preparo spesso.
In questo periodo ho sperimentato delle versioni mediorientali: aadas bi hamod; una zuppa con le lenticchie rosse di Ottolenghi (sorry, no link) e per finire, questa, di Nigel Slater.
Questa ultima e' assolutamente vincente. In tutte e tre c'e' abbondante cipolla, erbette e limone, ma questa mi e' venuta speciale. E la menta? Non avrei mai pensato che si sposasse cosi' bene con il resto. E' un po' piu' laboriosa della mia solita minestra di lenticchie...di solito il mio cibo di emergenza, pero', buona, buona, buona.
Affettare una grossa cipolla e farla crogiolare con poco olio, aggiungere un paio di spicchi di aglio senz'anima, affettati sottili, abbondare con pancetta tesa a listarelle, aggiungere del prezzemolo tritato, i gambi tritati a piccoli quadrucci di un bel mazzo di coste e 250 g di lenticchie di castelluccio o puy, ben sciacquate. Coprire con un litro di brodo. Io ho cotto in pentola a pressione per 20-25 minuti. Poi ho aggiunto le foglie delle coste tagliate sottili, aggiustato di sale e fatto andare ancora 5 minuti. Ho spento e aggiunto abbondante menta e il succo di mezzo limone.
In tavola, chi desidera, puo' aggiungere altra menta e/o limone.
8 comments:
Ciao, Francesca, e tanti auguri di buon anno a te e famiglia. Pure io non mi sono sottratta, a Capodanno, al rito delle lenticchie, accompagnate da un ottimo cotechino artigianale e da un buon rosso piemontese. In verita', le cucino spesso, anche perche' mia figlia Giulia ne va ghiotta e le apprezziamo particolarmente nella minestra. A volte preparo una zuppa molto semplice, lessando le lenticchie di Castelluccio in poca acqua aromatizzata da spicchio d'aglio, timo, foglia di salvia e di alloro e un paio di pomodorini. Salo alla fine e condisco con un filo di buon extravergine e un giro di pepe. Mi incuriosisce questa tua versione con le coste, forse ancor di piu' dell'aggiunta di limone e menta. La tengo presente.
Ciao Eugenia, spero abbiate passato buone feste!
Questa ricetta e' stata una vera rivelazione per me. Il limone l'avevo gia' provato nelle altre due versioni e, chiaramente, ci stavo proprio bene, ma la menta e' stata una sorpresa.
Vengo a vedere da te...cosa hai preparato di buono per questo Natale ;-)
ciao Francesca...sono tua cugina Silvia, la figlia di zia Cecilia e zio Gianpiero...ultimamente non lavorando più e avendo i figli grandi cazzeggio nei blog di cucina e mi dò ai pastrugni....ti incontro spesso in altri blog e stasera ho deciso di salutarti....ciao e buon anno!!! Silvia.
Ciao Silvia! Che bello sentirti!
E tu, un blog di cucina ce l'hai? Cosi' posso venirti a trovare e ne approfittiamo per tenerci in contatto.
Questo blog non lo tengo attivo come vorrei e a cucinare faccio un po' di fatica...ma la piccolina non ha neanche un anno. Spero di risentirti presto.
Ciao
B&G.Innanzi tutto grazie Francesca per la ricetta davvero ottima. Ho provato la tua ricetta e devo dire che le cozze alla Tarantina sono un piatto squisito e da consigliare.Le cozze che ho usato non sono le Tarantine, aimè qui nell'isola di Saò Miguel Açores (Portugal) non arrivano ma si trovano delle cozze continentali di buona qualità e con queste ho fatto la tua ricetta. Complimenti i commensali si sono leccati le dita ed anche io che le ho preparate. Ve le consiglio.
Ciao B&G., grazie a te! Hai fatto le cozze ripiene?
Cara Francesca, sono finalmente riuscita a fare questa zuppa davvero deliziosa. Mio marito, tradizionalista fino al midollo, ha preteso che non aggiungessi limone e menta nella sua porzione, ma io e Giulia ce la siamo gustata come da copione e l'abbiamo trovata ottima. Grazie per le tue belle ricette!
Un abbraccio e buon fine settimana.
eugenia
Eugenia, come sono contenta!!!
Anche mio papa' e' piuttosto tradizionalista, anche se ormai e' rassegnato ad assaggiare i miei piatti...L'ultima volta l'ho sottoposto ad un esperimento di pieds e paquets. Conosci? Ed e' stato l'unico che ha mangiato. La trippa e' una delle poche cose che non mangio.
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