Thursday, December 1, 2011

Collo di agnello, mele cotogne e rape

























Prima ricetta provata da Odd bits.
Niete foto. La macchina e' ufficialmente kaputt e il marito e' in viaggio di lavoro e si e' portato l'ipad. Ho provato a fare una foto con la videocamera del pc, non vi dico, faceva pena.
Ma la ricetta di Jennifer era una D E L I Z I A.
Ho deciso pure di non scrivere piu' le ricette in dettaglio, per via dei copyright. Pero' ve la racconto perche' era proprio buona.
Mi ricordavo di aver intravisto una ricetta che prevedeva delle mele cotogne un po' acerbe. Le ho prese al volo, ignorando completamente il resto della ricetta. Gia', il collo di agnello che mi ha "rubato" mio padre per il suo sugo.
Qui in Francia e' facile trovare il collo di agnello, e' davvero poco costoso e la carne si presta benissimo alle lunghe cotture. Mi sono fatta dare dal macellaio 8 fette di collo di agnello.
Con grande anticipo, ho messo ad ammollare dell'uvetta sultanina con del vino rosso: al mattino per il pomeriggio. Ho preprato un mix di spezie: semini estratti da semi di cardamomo, coriandolo tostato, pochi grani di pepe nero, chiodi di garofano, tutto, tritato al macinino col sale grosso.
La carne l'ho rosolata, messa da parte, fatto rosolare un po' di cipolla, le spezie, deglassato con uvetta e il vino, al quale se n'e' aggiunto altro. In padella e' tornata la carne, dell'aglio, le mele cotogne sbucciate e detorsolate tagliate in quarti e delle rape bianche pelate e tagliate, pure in quarti.
Mi sembrava servisse un altro po' di liquido. Ho coperto con un po' di carta forno bagnata, incoperchiato e via in forno a 150 per un'ora e mezzo. Ho girato, coperto nuovamente per un'altra ora. La carne era molto tenera. A quel punto ho scoperchiato e rimesso in forno finche' il sughino non e' diventato lucido, lucido e ha glassato la carne. Spolverata di coriandolo fresco tritato.
Immaginate un morso di agnello tenero, tenerissimo e uno di mela cotogna intrisa da questo sughetto, piu' le rape tenere e dolci e un'uvettina qua e la'. La ricetta consigliava un pure' di sedano rapa e ci sarebbe stato bene.

Edit: ricetta rifatta e aggiunto la foto. Avevo un avanzo di coda e l'ho ficcata dentro perche' era pochissima... si puo' sicuramente usare al posto del collo di agnello.

10 comments:

Nonsparatealcuoco said...

Un vero peccato per la foto, un piatto dai sapori semplici e decisi e mi ispira assai.

Anche la purea di sedanorapa è interessante, quella la provo a brevissimo :D

la belle auberge said...

Ciao, Francesca. Faccio ancora un tentativo perche', giorni fa, nonostante abbia scritto due volte un commento non l'ho visto pubblicato. Non vorrei dipendesse dal nuovo format del tuo blog. Vediamo un po' come va questo....

la belle auberge said...

Ottimo. vedo che ora l'ha pubblicato. Dicevo...mi piacciono molto queste ricette fatte con tagli alternativi. Ho come il sospetto, pero' , che se chiedessi al mio macellaio del collo di agnello me lo farebbe pagare quanto un filetto di manzo :(
Che dici, faccio un salto dalle tue parti a far rifornimento? Scusa la domanda personale, ma adesso i tuoi genitori abitano in Francia?
Salutameli tanto.
Un abbraccio a tutti
eugenia

Francesca Spalluto said...

Ciao Eugenia, come stai?
Del mio macellaio non posso lamentarmi... mio padre ha comprato qui il guanciale (fresco) di maiale, perche' a Como non lo trova!
No, no, i miei non si sono trasferiti qui, ma vengono spesso.
La McLagan, saggiamente, da' suggerimenti per tagli alternativi, qualora non fosse reperibile il pezzo previsto per la ricetta.
In questo caso questo piatto si puo' fare anche con lo stinco o la spalla, sia di agnello, che di maiale o cervo.
Ho gia' provato una seconda ricetta: rillon di maiale. Ancora non ho assaggiato pero', magari domani a cena.

FrancescaV said...

Fra, ma questa ricetta viene da Fat o dal nuovo libro che ci hai presentato il post precedente? E' sempre un grande piacere segurti. Buona settimana!

la belle auberge said...

Grazie delle informazioni. Quando le mie figlie erano bambine, abbiamo trascorso tante estati in un appartamento a Cannes La Bocca. Poco lontano dalla nostra abitazione, c'era un mercatino quotidiano con in vendita della frutta che ancora me la ricordo: piccoli canestri pieni di lamponi ad un prezzo onestissimo,pesche e albicocche dolcissime, trecce d'aglio rosa, pomodori saporiti, carote con il ciuffo verde... :)
Dall'altro lato della strada, c'era un mercato coperto con i negozi dei formaggi, dei salumi e della carne. Io avevo un boucher preferito, che teneva della carne favolosa di razza limousine (alle mie bimbe piaceva molto la tagliata al pepe verde e rosmarino) ed aveva parecchi tagli alternativi, senza contare le frattaglie. Qui da noi, penso al mio macellaio, puoi trovare di tutto su ordinazione, ma purtroppo ad un costo spropositato. Ricordo di aver pagato un prezzo esorbitante per dei petti di faraona e della rete di maiale.
Tornando alla tua ricetta, mi piace moltissimo il mix di ingredienti:dalle uvette macerate nel vino rosso alle spezie. Credo di riuscire a trovare la spalla di agnello all'esselunga, ti faro' sapere.
Un abbraccio
eugenia

Francesca Spalluto said...

Ciao Francesca, grazie, si', hai proprio ragione, la ricetta viene da Odd bits. Correggo subito.

Eugenia, che bei ricordi! Anche qui i prezzi non sono abbordabili, per niente. Certo, potrei andare anche al Carrefour a comprare ma, su alcune cose, tipo le frattaglie, preferisco spendere di piu'. E il mio macellaio vende il fegato di vitello a 48 euro al chilo! Gulp...pollo di bresse a 18 al chilo e anatra di bresse a 25.
E il mercatino della frutta e verdura? Non molto meglio.

La ricetta merita.

Stasera assaggiamo invece da Odd bits i "rillon" di maiale :-)

FrancescaV said...

cosa sono i rillon? Ora devo avere pure questo libro uff ;)

Francesca Spalluto said...

Si tratta di pezzi di pancetta a pezzi, conservati sotto grasso. Provato le rillettes? Una varianzte, ma a pezzi grossi.

Francesca Spalluto said...

Ok, ho scritto coi piedi...eh, eh. Vado a cucinare.