Saturday, June 23, 2007

Cozze ripiene alla tarantina














Piatto tipico di casa, mi mancano un sacco le cozze di Taranto, e' una delle poche cose buone che abbiamo. Taranto e' famosa per la miticoltura dall'antichita'. Le nostre cozze sono abbastanza piccine ma molto piene con un gusto piuttosto dolce, cio' e' dovuto alle infiltrazioni di acqua dolce nel Mar Piccolo (Taranto e' conosciuta come la citta' dei due mari). Spesso mi viene da sorridere pensando agli "stranieri" e la loro fobia per le cozze. I tarantini le mangiano crude...la cozza quando non e' buona si sente, puzza che e' una bellezza. E anche dopo la cottura, quelle che non si aprono le mangiamo: l'idea e' che se non si e' aperta era bella tenace e chiusa, le cozze morte si aprono facilmente e, vi assicuro, puzzano!
Certamente noi non siamo abituati alle cozze da supermercato, belle lavate e pronte all'uso.














Qui spiega abbastanza bene come pulire e aprire le cozze, avevo fatto anche un video ma al momento non so dove l'ho cacciato. In ogni caso, il sapore della cozza a crudo non e' uguale a quella della cozza aperta sulla fiamma.
Un compromesso, ho provato e si riesce, e' mettere le cozze nel cestello della vaporiera, pochissime per volta e attendere qualche secondo, solo il tempo perche' si crei una fessura tale da poter infilare il coltello. La cozza non ha tempo di cuocere. E' un lavoro un po' da certosino ma chi non ha la manualita' per aprire velocemente un chilo di cozze forse si risparmia un po' di fatica e, soprattutto, le povere cozze non ne usciranno maciullate.
Questo e' mio padre all'opera














In men che non si dica abbiamo un pel piatto di cozze aperte, anzi, semi aperte, per farle ripiene le due valve non devono essere staccate














Si prepara il ripieno molto semplicemente: uova sbattute, abbondante pecorino (o meglio, dalle nostre parti rodez, anche misto a parmigiano per un gusto un po' piu' delicato), prezzemolo e aglio tritato e un po' di pangrattato, pepe, sale, noi moderatamente perche' sono cozze vere..non annacquate) il composto deve rimanere abbastanza morbido. Si riempiono le cozze e si assicurano con un paio di giri di filo bianco














Nel frattempo si prepara un sughetto semplice di pelati (io li spremo a mano in una ciotola) con una base di aglio e peperoncino. Deve essere molto liquido, aggiungiamo almeno un paio di barattoli (quello del pelato) di acqua. Si porta ad ebollizione a fiamma molto alta. Poi si calano le cozze e si fa sobbollire per una ventina di minuti














Si serve con del buon pane casereccio. Il sugo rimasto e' ottimo per condire due spaghetti.

14 comments:

Anonymous said...

Riesco a sentire cara Francesca tutto l'odore ed il sapore del mare!

Maria Giovanna said...

Amo le cozze e questo modo di cucinarle mi intriga molto.

Anonymous said...

Francesca, mi vuoi far impazzire? Lo sai no come ti vendono le cozze qui a san francisco?
Le tue sono stupende, varrebbe la pena fare un giro a Taranto solo per questo!
Ciao

Daniela @Senza_Panna said...

Ci siamo? Voglio tue notizie. Ciao carissima.

Daniela @Senza_Panna said...

ho dimenticato una cosa: buone le cozze!!!!

Francesca Spalluto said...

Sara, perdono, non volevo infiere......

Danielina, ci siamo??? No, altrimenti sarei qui a postare ricette?
Baci e buonanotte!

Anonymous said...

Francesca, le cozze sono fra i molluschi che più mi piacciono..anche qui nelle sacche del delta del Po all'uscita del grande fiume, verso il mare ci sono un sacco di coltivatori, che ancora come tanti anni fa, le coltivano per poi portarle nei mercati ittici della zona...il profumo come dici è inimitabile...
Anche le nostre molto piccole, ma succoe e piene di "amore"...
W le cozze!!!
Brava la ricetta nella sua semplicità non va a toccare il sapore del mare che questi mitili si portano appresso...
Io di solito le faccio gratinate...splendide, pure quelle..

Lo vuoi una bbinamento molto interessante??prova a far aprire e cucinare le cozza semplicemente con olio e vin bianco, come se facessi l'impepata, presente? A parte preparari la minestra di fagioli, anche quella semplicissima con l'accortezza di aggiungere due pelati di numero all'interno, e poi aggiungi le cozze senza guscio dentro con all'incirca metà della loro dell'acqua di cottura. Si porta a bollore si mette la pasta e si impiatta.

Non credevo ami che fosse così buono...in famiglia è piaciuta moltissimo e ormai non so più quante volte l'ho fatta...

Ancora brava!!

Francesca Spalluto said...

Ciao Davide,

nella cucina pugliese la ricetta che descrivi e' abbastanza classica. Si aggiungono anche due cavatelli, volendo, e un pizzico di peperoncino.

Rita e MImmo said...

Complimenti, complimenti ed ancora complimenti da due tarantini ora abitanti a Bari. Noi le Cozze Ripiene le facciamo in modo leggermente diverso, aggiungiamo la mortadella, sembrerà strano. Provare per credere. Anche noi abbiamo un blog di cucina ed altro:
http://cucinasuditalia.blogspot.com/
Se ci visiterai ci farà molto piacere e se ci terremo in contatto, ce ne farà ancora di più.
Arrileggerci
Rita e Mimmo

Francesca Spalluto said...

Grazie Rita e Mimmo, complimenti cosi', soprattutto da due tarantini, fanno un sacco piacere. Verro' a trovarvi di sicuro.

A presto!

Anonymous said...

ciao... sono tornata dalla Puglia 3gg fa e già mi manca il mare, il sole e le cozze!!!
ciao adesso le cucino....un salutone carla.
http://carlamax.spaces.live.com/

DRAGOBLOG said...

ottime le cozze mi fanno impazzire mangerei un palo intero

Rita e MImmo said...

Io nel ripieno aggiungo anche della mortadella e non metto il sale, dato che al sugo aggiungo tutta l'acqua delle cozze.
Anche noi abbiamo un blog di cucina, ve ne riporto il link:
http://cucinasuditalia.blogspot.com
E dato che siamo tarantini le cozze sono notevolmente presenti.

Anonymous said...

miiiiiiiiiiii che ricordi!!? pugliese pure io nè Francè? :) e che non ci ricordiamo di quanti non vedono il filo per ingordigia e rischiano di strozzarsi?:)
Ciao Giusi!