Monday, May 21, 2007

Bigne














Per circa 88-90 bigne piccolini

250 ml di acqua
110 g di burro a cubetti
140 g di farina
un pizzico di sale
un pizzico di zucchero
4-5 uova grandi


Mettere l'acqua, sale, zucchero e il burro a dadini in un pentolino, appena l'acqua bolle, il burro deve essere sciolto, gettare la farina in un sol colpo. Amalgamare con il cucchiaio di legno finche' il composto e' ben asciutto e sul fondo si e' formata una patina di impasto, in questo modo riusciremo a fargli prendere piu' uova.















Trasferisco in una ciotola o nell'impastatrice, per il kenwood la foglia va bene, ma anche a mano con il cucchiaio di legno non e' un grosso lavoro. Mescolo finche' non svapora leggermente, non aspetto neanche che raffreddi e inizio ad aggiungere un uovo per volta.

Qui il composto e' ancora troppo secco, si vede















Qui meglio, ma ancora non ci siamo















Quando siamo gia' al quarto uovo e' bene aggiungerlo a cucchiaiate, probabilmente ci servira' tutto e sara' forse necessario usare parte di un quinto uovo. Il composto si deve presentare ben lucido, basta fare la prova con il cucchiaio, non deve stracciare ma ricadere con un ricciolo pesante. Se si aggiunge troppo uovo, d'altro canto, ci ritroveremo una frittellina al posto di un bigne.
















Io uso una sacca da pasticceria in tela, con un rivestimento plastificato, la lavo con acqua e sapone per i piatti, la faccio bollire per un quarto d'ora dopo ogni utilizzo. E' importante farla asciugare perfettamente perche' non prenda odori e non si crei muffa. Di solito, per riempirla, si rivolta un po' il bordo e si regge tra il pollice e l'indice allargati.



















Con un po' di impasto, ai quattro angoli della teglia, possiamo fissare la carta forno, in modo che non si sposti mentre formiamo i bigne


















La tasca ben chiusa si regge con una mano, la pressione va esercitata dall'alto, non vicino al beccuccio. Il beccuccio puo' essere appoggiato nell'incavo tra indice e pollice della mano opposta, come guida, presente quando si gioca a biliardo?
In ogni caso, il beccuccio si appoggia sulla carta forno tenendolo a circa 45 gradi e non si sposta. Premendo con la mano, nella parte superiore della tasca, si fa uscire l'impasto esercitando ugual pressione. Se l'impasto esce a piu' riprese, il bigne' verra' fuori un po' bitorzoluto.














Una volta formato il bigne, si solleva la tasca portandola verso l'alto, dove si formera' un ricciolo. Non e' importante, perche', per livellare il bigne, uso il dito intinto in un po' di uovo e acqua, se ne e' rimasto, oppure solo acqua fredda.
Lascio riposare i bigne, mentre aspetto che il il forno vada in temperatura, e' bene inziare con il forno piuttosto alto. 200 gradi ventilato funziona bene con il mio forno.
Appena i bigne sono dorati, passo alla funzione statica e abbasso la temperatura fino a 170 gradi circa, per altri 15 minuti, in modo che asciughino bene.














Ecco come si presentano all'interno
















Questa volta li ho farciti con una crema al cioccolato. Per mezza dose di bigne serve una crema da mezzo litro di latte.

Crema al cioccolato per bigne















Questa la crema che uso per riempire i bigne, basta per mezza dose, circa 44 bigne' piccoli

4 tuorli
mezzo litro di latte
125 g di zucchero
15 g di cacao amaro
20 g di farina
20 g di amido di grano o maiziena
circa 110-120 g di cioccolato fondente

Sciolgo il cacao amaro con poco latte freddo, aggiungo il restante latte e riscaldo.

Sbatto i tuorli con lo zucchero, aggiungo 20 g di farina e 20 g di amido di grano (o maizena), tempero le uova con un mestolo di latte bollente, in modo da portare man mano le uova a una temperatura tale da non farle strapazzare aggiungendo tutto il latte caldo in una volta. Quando il problema non si pone piu' aggiungo tutto il latte e porto sul fornello. Giro sempre con il frustino, pulendo bene i lati con una spatolina di silicone resistente alle alte temperature. Faccio sobbollire per almeno tre minuti. Verso in una ciotola capiente, filtrando con il colino a maglie strette.
Aggiungo il cioccolato in quadretti e mescolo per far sciogliere.

Per quantita' superiori di crema, di solito, preparo un bagnomaria di acqua e ghiaccio per raffreddare velocemente la crema, in ogni caso, giro sempre finche' non intipidisce. Per quella al cioccolato, a questo punto, non mi dispiace aggiungere un goccio di rum.

Saturday, May 19, 2007

Kruidkoek















Un'altra bella ricetta olandese di Chufi, una ragazze che scrive sul forum di Egullet . Di suo avevo provato anche i biscottini al Gouda. Chufi si raccomandava di far riposare il dolce per qualche giorno, io l'ho trovato buono da subito. Certo, deve piacere questo genere di dolci speziati. Volendo si puo' diminuire la quantita' di zenzero sciroppato e cedro.

150 g di burro in pomata
200 g di zucchero scuro morbido (io ho usato un soft moscovado scuro)
3 uova
200 g di farina autolievitante (ho usato farina normale piu' un cucchiaino i lievito chimico)
un pizzico di sale

Misto spezie
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1/4 zucchiaino di pepe nero di mulinello
3 cucchiai di sciroppo di zenzero
3 cucchiai di latte
50 grammi di zenzero sotto sciroppo
50 grammi di cedro candito se piace














Questo e' lo zenzero sotto sciroppo, non e' particolarmente dolce


















Si inizia montando il burro in pomata con lo zucchero, si aggiungono le uova, una alla volta, le spezie, la farina setacciata con il lievito e il sale, alternando con il latte e lo sciroppo e infine zenzero e cedro tritati.

Chufi ha usato uno stampo da cake di 10x30. Forno a 160 gradi cottura di circa un'ora facendo la prova stecchino.

Io ho ridotto di poco la ricetta e versato in due stampini di alluminio usa e getta. Non ho usato tutte le spezie ma 3 cucchiaini per paura che venisse troppo speziato (dose piena della ricetta, direi almeno 4 cucchiaini), se le spezie piacciono, anche tutta la dose non ci sta male.

Monday, May 14, 2007

Come sfilettare una trota

Salvo piccole preferenze personali, c'e' una tecnica ben precisa per sfilettare i pesci piatti come la sogliola, la platessa o pesci tondi come una spigola o un'orata.
La tecnica che mi e' stata insegnata a scuola, al French Culinary Institute, e' ancora leggermente diversa per sfilettare la trota e spesso la adottavamo anche per il salmone














Inizialmente non uso un coltello da sfiletto ma da disosso. Comincio con eliminare la testa, tenendo il coltello inclinato, in modo da recuperare al massimo la carne sotto la testa. Prima da un lato, arrivando fino alla spina, poi dall'altro rompendo anche la spina.














Inizio a tagliare il pesce, come se fosse un panino da imbottire. Bisogna sentire la spina sotto il coltello man mano che ci si sposta dalla coda alla testa.















Con il coltello pulisco il lati del filetto dove sono attaccate le piccole spine laterali e do al filetto un taglio regolare.















Passo al coltello da sfiletto. E' un coltello molto flessibile ma anche poco resistente, quindi evito di usarlo per rompere la spina o per tagliare. Pulisco la parte della pancia dalle lische e dalla pellicola che la riveste. Il coltello e' molto flessibile e bisogna usare questa sua caratteristica, non si usa come una sega ma deve scivolare con sicurezza.
















Rimane da eliminare le spine che sono ben distribuite lungo il filetto, passare l'indice sul filetto per sentirle. Si usa l'apposita pinzetta. Sembra un suggerimento scontato ma la spina va tirata seguendo la sua inclinazione, questo per evitare di lacerare la carne e di utilizzare piu' forza del necessario.

Come spellare i filetti di pesce

E' presto fatto. Una categoria ristretta di pesci, quali la sogliola o la gallinella, vanno spellati prima di essere sfilettati. Tenendoli fermi per la coda, aiutandosi con un canovaccio, la pelle puo' essere praticamente strappata.
Discorso a parte per gli altri pesci, comunque niente di complicato.















Iniziando dalla coda e' piu' semplice. Basta un coltello da chef, naturalmente non spuntato ma, per questo compito, se e' troppo affilato si rompe facilmente la pelle. Per "troppo" affilato, intendo a livello rasoio :-)














Per appigliarsi alla pelle si puo' sacrificare un pezzettino di polpa, all'estremita del filetto, entrando con il coltello tenuto inclinato a circa 45 gradi. Per facilitarsi, soprattutto per filetti di grandi dimesioni o per le prime volte, si puo' tener ferma l'estermita' della pelle aiutandosi con un canovaccio. Come si vede dalla foto, il coltello va sempre tenuto inclinato e si procede con un movimento "sega".

Sunday, May 13, 2007

Sogliola al vapore alla cinese


















Questo e' uno dei piatti piu' classici delle cucina cinese, non ha bisogno di tanti ingredienti ed e' veramente semplice, basta avere un pesce freschissimo. Di solito si usa un pesce piatto, come appunto la sogliola.

Sistemo il pesce in un piatto adatto e poi nella vaporiera, aggiungo zenzero a fettine, sale e faccio cuocere per una decina di minuti o poco piu'. Questo era un pesce di circa 600 g e l'ho tolto dopo 11-12 minuti.
Getto un po' del liquido di cottura formato e lo zenzero, riscaldo un po' di olio non fruttato in padella, aggiungo della salsa di soia, all'incirca 3 cucchiai, agito la padella e verso sul pesce. Decoro con coriando in foglie (e' molto caratteristico, il prezzemolo non ha lo stesso sapore) , zenzero fresco tagliato a julienne e la parte verde di una cipollina fresca. In questo caso mi mancava.
Si accompagna bene con verdure saltate, funghi in umido e una bella zuppa fumante.

Thursday, May 10, 2007

Tarte a L'oignon














Sicuramente una ricetta ricca, da fare solo di tanto in tanto.

Per una teglia da 20-22 cm serve una brisée fatta con 200 g di farina, 100 g di burro freddo, 5g di sale e, all'incirca, 60 ml di acqua ghiacciata. Si puo' fare a mano o con il cutter. Setacciare la farina e il sale sulla spianatoia, aggiungere il burro freddo a dadini e, con le punte delle dita o con un raschietto da pasticceria, sabbiare farina e burro, prestando attenzione affinche' il burro non surriscaldi. Aggiungere acqua ghiacciata a sufficienza, lavorando velocemente. Se il composto viene lavorato troppo a lungo, la base, una volta cotta, indurisce e si ritira dalle pareti della teglia.

Per il ripieno
far rosolare a fiamma bassa un po' di lardons (o po' di pancetta o lardo con una vena di ciccia, circa 50-70 grammi), togliere la pancettina rosolata e, nello stesso grasso, far stufare lungamente 400 g di cipolla (tagliata per lungo, cioe' lungo la fibra non si spappola), in realta' ho fatto meta' cipolla rossa e meta' porro.
Nel frattempo cuocere in bianco a 200 gradi il guscio, 8-10 minuti con i fagioli (naturalmente coprire la pasta con della carta forno: ecco la tecnica
per non creare angoli sui bordi della tortiera) , ancora un po' senza finche' non diventa leggermente dorata. Sfornare, mettere la cipolla stufata sul fondo, i pezzettini di pancetta croccanti e versare un composto ottenuto sbattendo 1 uovo, 1 tuorlo, 125 ml di latte, 125 ml di panna, sale, pepe e noce moscata. Va di nuovo in forno fino a doratura, non piu' di mezz'ora a 160. Attenzione, se inizia a gonfiare significa che la cottura della crema passa e diventa frittata

Tuesday, May 8, 2007

Come stendere le tegoline

Questa la ricetta nella quale uso le tegoline al cocco. Come stendere le tegoline, merita un discorso a parte, puo' essere un po' antipatico.
Ecco come si presenta il composto al cocco. Il riposo e' fondamentale per far sciogliere lo zucchero.














Ci vorrebbero gli stencil di plastica, mi arrangio disegnando un disco e ritagliando un coperchio di cartone per i contenitori in alluminio.














Mi aiuto a stenderlo con una spatola di metallo, di quelle per decorare le torte. La quantita' di impasto deve essere giusta. La tegola non deve risultare troppo spessa, ne' devono esserci spazi vuoti, il composto deve essere distribuito in maniera assolutamente omogenea perche' la cottura venga bene. E' sempre bene iniziare dal centro e andare verso l'esterno.














La cottura sul silpat e' davvero comoda per queste preparazioni














I bordi devono essere leggermente dorati, il biscotto croccante














Per l'impasto classico di cialda (albumi, burro, farina) si riesce molto bene a stendere il composto usando anche un pennello da pasticceria.

Biscotto gelato con banane caramellate
















Ho inserito questa ricetta tra quelle elaborate, in realta', non e' molto difficile. Le tegoline al cocco sono un po' rognose da stendere, ma se si hai il cannello a gas la ricetta non presenta molte difficolta'.

Per leTegoline al cocco

300 g zucchero
300 g di cocco disidratato non zuccherato
6 uova

Gelato allo zenzero, o altro che vi ispiri

Banane
Zucchero di canna

Salsa al caramello
1 kg di zucchero
220 g di acqua
1 litro di panna

Per I biscotti al cocco, ne vengono tanti, diciamo 45 biscotti!
Percio’ dimezzate pure. Sono necessari silpat e degli stencil tondi, quelli per le decorazioni in casa vanno bene.
Bisogna amalgamare lo zucchero con il cocco e aggiungere le uova leggermente sbattute. Far riposare almeno una mezz’oretta per dar il tempo allo zucchero di sciogliersi.
Si appoggia lo stencil sul silpat e si stende un po’ del composto, e’ un lavoro rognosissimo. Bisogna metterne non tantissimo, in modo che il biscotto venga sottilissimo, ma assolutamente senza buchi! Far in modo che tutti I biscotti abbiano stesso spessore. Vanno in forno ventilato a 170 per circa 7 minuti. Devono essere dorati e non bruniti.

Per la crema al caramello. Considerare che e' una dose massiccia, piu' che sufficiente per il 45 biscotti!!!

Fare un caramello scuro e aggiungere la crema di latte. Attenzione agli schizzi che sono tremendi.

Quando le tegoline sono pronte mettetele a freddare. Su meta’ tegoline andranno le banane, affettate sottilissime, un paio di mm al massimo, diciamo che su un biscotto va quasi una banana, spennellate leggermente con succo di limone. Alla fine spolverate di zucchero di canna e fiammeggiare col cannello, una tegolina per volta, se le cospargete di zucchero tutte assieme, ora che le caramellate lo zucchero, a contatto con la banana, si scioglie tutto!
Versare una goccia di crema al caramello al centro del piatto, appoggiate il primo biscotto, spalmare il gelato, coprire col biscotto gia’ decorato con la banana.
Completare con altra salsa al caramello sul piatto. Volendo si possono fare le docorazioni con un po’ di cioccolato bianco.

Sunday, May 6, 2007

Come foderare una tortiera

E' un modo veloce per foderare la tortiera senza che la carta forno crei delle brutte increspature sui lati della torta.
Basta rovesciare la tortiera.














Tagliare un pezzo di carta forno, grande a sufficienza e ripiegarlo














Ancora














E un'altra volta, in modo da formare un triangolo














Appoggiare sulla base della tortiera e determinare in modo approssimativo la lunghezza.














Tagliare, tenendo il triangolo 5-6 cm piu' lungo rispetto al diametro della tortiera, in pratica includiamo il bordo.














Effettuare un taglio profondo alla base del triangolo, in modo che, quando il foglio e' appoggiato nella tortiera, i tagli permettano alla carta di sistemarsi lungo il bordo senza increspature














Piu' o meno a questo modo...diciamo che non ho fatto un lavoro di alta precisione. In ogni caso, spennello sempre con il burro la tortiera.

Saturday, May 5, 2007

Pide pane turco















Facile da fare, veloce e si accompagna benissimo con i meze.

Lievitino di 20-30 minuti

1 cucchiaino e mezzo di lievito di birra disidratato (oppure 5 grammi di lievito fresco)
un pizzico di zucchero
30 g di farina
60 ml di acqua

fare una pastella e lasciare lievitare coperta, col caldo che fa 20 minuti bastano pure

210 g di farina
1 cucchiaino di sale
un paio di cucchiai di olio
125 ml di acqua
1 uovo sbattuto per spennellare


aggiungere il lievitino ai restanti ingredienti. Ne viene un impasto piuttosto morbido, infatti io lo lavoro con la frusta K del kenwood, per circa 5-6 minuti. Ungo d'olio una ciotola, verso l'impasto e con le mani sporche d'olio si riesce a fare una palla piuttosto morbida, ormai il glutine e' attivato. Coprire a campana e far lievitare, in meno di un'ora col caldo piu' che raddoppia, quasi triplica.
Io spolvero ABBONDANTEMENTE di semola il tavolo, faccio una palla e copro con una ciotola capovolta. Metto la pietra refrettaria alla base del forno, metto il ventilato al massimo che mi e' consentito. Quando il forno e' bello caldo, prendo la mia palla, l'allargo fino ai 26 cm circa, mi aiuto bagnando le mani in un uovo sbattuto, utilizzato per spennellare il pane. Quando e' della dimensione voluta, con il taglio delle mani, tenute a coppa, pratico un forte solco lungo tutto il bordo. Poi, bagno le mani nell'uovo e tenendo le mani rigide, con quattro dita, traccio due righe parallele sul pane, ripeto con altre due righe piu' interne, poi faccio ruotare il pane di 180 gradi e ripeto altri quattro solchi. In pratica si deve disegnare una griglia, bisogna andare abbastanza in profondita', altrimenti il disegno non rimane. Spennellare ancora d'uovo, spoverare con semi di sesamo o nigella, mettere su una pala e far scivolare sulla pietra. Cottura 8 minuti, max dieci, forse meno se avete un forno piu' potente del mio.

Friday, May 4, 2007

Hamburger di salmone















Ho sempre trovato il salmone molto grasso e poco digeribile, pero' e' vero che fa bene e costa poco. Discorso a parte meritano il salmone selvaggio canadese, sockeye e alcuni salmoni scozzesi. Se non avete mai assaggiato il sockeye, la prima volta, vi verra' da chiedervi: ma e' lo stesso pesce? Cos'ho mangiato finora?In ogni caso, cercavo un modo per rendere un po' piu' digeribile un normale pezzo di salmone, leggendo un po' di ricette in giro su internet, ho deciso che cosi' non e' male!
Basta tagliare al coltello un po' di salmone, non tritato! Condirlo con sale, erbe a piacere, per me la morte sua e' l'aneto e spruzzare con un po' di lime, sgrassa e non e' acido come il limone, io ho spolverato anche con un po' di biberi, un peperone turco macinato, leggermente oleoso, poco piccante, volendo sostituibile con un po' di paprika. Ho compattato bene in un anello e cotto in padella antiaderente. Servito con un'insalatina di pomodoro, avocado, cerfoglio, lime e olio.

Focaccia pugliese con i pomodorini














Classico pugliese. Strano ma vero, ho usato un suggerimento di Hamelman per una focaccia morbida e, al primo assaggio, mi sono detta: e' lei! La classica focaccia di casa, morbida, quel buon sapore di olio, croccante sui bordi ma non secca.

Biga
100 g di farina
60 g di acqua
una punta di lievito di birra (tipo 1 grammo)

Far lievitare 12 ore a temperatura ambiente.


350 g di farina
270 g di acqua
1 cucchiaino e mezzo di sale
½ cucchiaino di lievito di birra granulare (circa 5 grammi di lievito fresco)
tutta la biga

impastare gli ingredienti a mano o nell’impastatrice. Nel primo caso, reggere con una mano la ciotola e con l’altra, usandola come frusta, lavorare a lungo, finche’ l’impasto non produce delle grosse bolle. Se si lavora con l’impastatrice, iniziare ad amalgamare gli ingredienti e aggiungere la biga a pezzettini. Far lievitare un paio di ore, e versare in 2 teglie unte d’olio (26 cm l’una), e’ morbidissimo, si stende in teglia con le mani, volendo si puo' mettere in una teglia piu' grande, considerate che l'impasto cresce parecchio, quindi, se non volete ottenere un effetto "pane", non usate una teglia troppo piccola.
Farcire, io metto un po’ di pomodorini, contrariamente a quello che molti pensano, meglio struzzare la semenza del pomodoro sulla focaccia prima di conficcare il pomodorino. L'acqua del pomodoro da' sapore e mantiene umida la focaccia, considerato che la cottura va fatta velocemente e in forno caldissimo. Spolverata di origano, strofinato tra le mani e giro d'olio. Io continuo a spennellare d'olio anche in cottura.

Thursday, May 3, 2007

Muffin al doppio cioccolato con pezzi di cioccolato

Perfetti al mattino con una bella tazza di caffe' forte



















60 g di burro
80 g di cioccolato fondente ridotto in scaglie (40 g si sciolgono con il burro, il restante va aggiunto all'impasto, qui ho fatto 40 g di cioccolato fondente da sciogliere e per quello restante ho consumato del cioccolato al caramello che girava da un po' in dispensa, quindi un buon modo per far fuori cioccolati alternativi...)
170 g di farina 00
100-110 g di zucchero
20 g di cacao amaro
un cucchiaino e mezzo di lievito chimico
una punta di bicarbonato
un pizzico di sale
200 ml di creme fraiche (io ho usato una creme fraiche light, ma secondo me si puo' benissimo sostituire con uno yogurt cremoso, anche uno greco light)
1 uovo (da 62 g)
estratto di vaniglia (o usare in parte zucchero vanigliato)


Ho riscaldato il forno a 160 (io ho solo l'opzione ventilato). Foderare con i pirottini di carta uno stampo per muffin, con questa dose ne vengono 7-8 a seconda di quanto li volete paffuti.
Fondere a bagnomaria 40 g di cioccolato fondente in scaglie e il burro. In una ciotola capiente setacciare farina, zucchero, cacao, lievito, bicarbonato e sale. In un'altra ciotola, amargamare l'uovo, l'estratto di vaniglia e la creme fraiche o lo yogurt. Versare sulla farina la crema di yogurt e il cioccolato fuso, amarlgamare velocemente, senza preoccuparsi dei grumi, aggiungere anche il cioccolato in scaglie. Dividere l'impasto tra i pirottini e cuocere per circa 20-25 minuti. Fare la prova stecchino. Attenzione a non cuocere troppo!. Si surgelato perfettamente.

Una foto dell'interno.

Wednesday, May 2, 2007

Biscottini al Gouda o Goudse kaasbolletjes















Questi biscottini al gouda sono estremamente pericolosi, la ricetta viene da Chufi, una ragazza olandese che scrive sul forum di egullet. Se siete appassionati di dolci olandesi, vi consiglio un giro sul suo
thread


Purtroppo vanno fatti e mangiati, perche' non reggono benissimo, perdono velocemente di croccantezza.

Se non si ha a disposizione un ottimo gouda stagionato, per me vengono anche molto buoni con un piave o un pecorino saporito, in ogni caso con un formaggio di carattere. Volendo, come suggerito anche da Chufi, e' possibile aggiungere un po' di semi di cumino pestati o un pizzico di peperoncino di cayenna.

125 g di farina autolievitante (io farina 00 e un mezzo cucchiaino di lievito chimico)
75 g di burro fuso
100 g di Gouda stagionato
1 tuorlo d'uovo
50 ml di latte
sale, pepe, peperoncino di cayenna
latte per spennellare
formaggio extra da spolverare sui biscotti.

Riscaldare il forno a 180. Amalgamare gli ingredienti fino ad ottienere un impasto sodo, si', ma leggermente appiccicoso. Formare i biscottini e metterli su una teglia foderata di carta forno, spennellare con il latte. Cuocere per 10 minuti, spennellare nuovamente con il latte e spolverare di formaggio. Continuare la cottura per altri 10 minuti circa o finche' non sono dorati, attenzione che il formaggio bruciato non e' piacevole!
Si possono lasciare in forno spento per altri 10-15 minuti, raffreddando diventano croccanti.

Tuesday, May 1, 2007

Fave alla turca
















Le fave secche sono un classico della cucina pugliese, le ho sempre adorate. In viaggio di nozze, in Turchia, le ho assaggiate in questo modo e me ne sono innamorata! A differenza delle nostre si servono fredde, si sente il limone e l'aneto. Con un po' di pane caldo sono davvero deliziose.
La ricetta me la diede una signora turca che per un periodo frequento Cucina Italiana. Spesso le faccio con la pentola a pressione. Faccio sudare la cipolla, aggiungo le fave, le faccio leggermente insaporire e aggiungo acqua calda. L'acqua non arriva a coprire le fave, ne manca un dito. In 25 minuti da quando entra in pressione e' pronto. Idealmente, l'acqua dovrebbe essere tutta evaporata e il fondo assolutamente non attaccato, perche' il bruciato si sente! Deve essere un pure' molto, molto denso. Vado di minipimer, aggiungo un po' di olio e una spruzzata di limone. Fodero una ciotola con pellicola, livello il pure', copro e faccio raffreddare, servo con aneto e fettine di limone, piu' un filo di olio e, naturalmente pane caldissimo!

Questa la ricetta di Leyla!

Fave alla turca

Ingredienti.
1,5 bicchieri di fava secco
1 bicchiere di olio d'oliva extra vergine
2 cipolle bianchi
1 cucchiaino di sale peppe nero zucchero
3 bicchieri di aqua tiepido
il suco di limone (mezzo)
L'erbe anetro
Bagnate le fave con l'aqua tiepido(una notte)Domani mattina rosalate in un bicchiere d'oliocaldo le cipolle tritate e aggiungiate le fave fatevi insaporire pepete,salate e mettete un cucchiaino di zucchero,3 bicchieri di aqua tiepido.Cuocete fino alle fave saranno morbide Aggiungiate il succo di limone İmmediatamente frullate il tuto unendo un filo d'olio crudo per ottenere la crema.Portatela in tavola fredda Quarnita con l'erbe anetrro e ifetti sottili di limomee sempre un filo d'olio Boun Appetito...

Leyla Helvacioglu
Istanbul